qui di seguito l’articolo di risposta a Giampaolo Proni (in fondo a questo post) pubblicato su ChiamamiCittà riguardo il progetto “Un albero per ogni nato”:
Caro Direttore,
ho letto con attenzione l’articolo di Giampaolo Proni nello scorso numero di Chiamami Città riguardo al progetto dell’Albero per ogni nato ed approfitto di questa attenzione per rassicurare lei ed i suoi lettori e permettermi qualche precisazione che spero condivideremo.
Perché, come molti, rimango indignato da ciò che Proni definisce “sciatteria” ma allo stesso tempo, in situazioni di questo tipo, mi piacerebbe ci fosse impegno a capirne le origini ed imparare tutti a migliorare.
E allora ho imparato in questi mesi di ‘noviziato’ che anche una attività “tenera e civile” come questa richiede il rispetto di normative complesse prima di tutto e, non ultimo, la necessità di sperimentare soluzioni, sbagliare talvolta, come in tutte le sperimentazioni, e cercare di correggere gli errori.
Come lei saprà il progetto dell’Albero per ogni nato deriva dalla Legge 113/92 che prevede l’obbligo per i comuni di mettere a dimora su suolo pubblico (non privato) un albero per ogni bambino nato nel territorio di appartenenza, a Rimini più di 1.000 con una necessità di 3,5-4,0Ha ogni anno.
La legge ha la funzione di aumentare il patrimonio verde tant’è che le aree destinate a questo progetto non possono essere parchi esistenti e che le aree con le nuove piantine devono essere recepite nei Piani urbanistici con apposita variante come aree Verde Pubblico.
Fino al 2002 il nostro Comune non aveva messo a dimora alberi in funzione di questa legge ma concesse un terreno lungo il Marecchia alla Provincia che ‘riforesto’ l’area con barbatelle (piante molto piccole) così piccole che non riuscirono ad attecchire nella quasi totalità.
Anche per questo motivo l’Assessorato nel 2002/3 decise di mettere a dimora alberi di dimensioni più consistenti, più costosi ma con maggiori probabilità di successo.
Il progetto prevedeva la messa a dimora di 2400 alberi per i nati negli anni 1999 e 2000 e l’unica superficie sufficientemente ampia per poter accogliere l’intervento venne individuata lungo il percorso del Marecchia in ambito demaniale previa autorizzazione dell’Autorità di Bacino.
Una scelta che intendeva valorizzare il corridoio verde dell’alveo del Marecchia verso l’entroterra riminese accompagnando la frequentatissima pista ciclo-pedonale pur nella consapevolezza che la particolare composizione del terreno avrebbe potuto creare difficoltà agli attecchimenti.
Credo sia utile perciò tenere presente che se è vero che la piantumazione degli alberi non ha dato i risultati migliori che tutti avremmo voluto lo si deve al concorso di una serie di cause quali: la particolare composizione del terreno (per lo più ghiaioso), la necessità di irrigare più di quanto previsto (causa della forte siccità degli ultimi tre anni) che nonostante l’onerosa opera di irrigazione svolta durante l’estate con autobotti, ha portato ad una grande moria di alberi.
Nei due anni successivi però tutti gli alberi morti furono sostituiti, in parte a carico di Hera, esecutrice del primo progetto, in parte a carico dell’Assessorato alle Politiche Ambientali. Vennero applicate le etichette con un numero progressivo (per rispetto della privacy) che venne comunicato con cartolina alla famiglia del bambino e con successivi investimenti l’area fu dotata di impianto di irrigazione di soccorso alimentabile anche con acque superficiali (non di acquedotto), di arredi, fontanelle (sempre e costantemente danneggiate) e affidata in manutenzione ad Hera stessa.
Vede noi non ci conosciamo ma le assicuro che la mia volontà, a prescindere dal fatto che questa iniziativa sia stata data alla luce dal mio predecessore, è quella di proseguire questa esperienza così come ho fatto con tutte le esperienze avviate nel precedente mandato, per un principio di continuità istituzionale, politica ed amministrativa in cui credo e credo utile alla mia città.
Rimane il fatto però che oggi come allora, per rispondere alle previsioni sacrosante della legge Rutelli, ci troviamo in una situazione ancora più critica nella ricerca del miglior punto di equilibrio tra difficoltà quali: reperire aree pubbliche idonee per tipologia, dimensioni e composizione del terreno, evitare sprechi d’acqua ingiustificati (considerato l’andamento climatico di questi ultimi anni).
Per questo soprattutto in considerazione del fatto che reperire aree di tali dimensioni, su di un territorio così fortemente sfruttato ed antropizzato come il nostro, è impresa molto ardua se non impossibile, stiamo valutando soluzioni che evitino le morie delle piantine, sprechi e incuria.
In ogni caso anche quest’anno l’A.C. è riuscita a stanziare risorse utili per continuare a credere ed investire su questo progetto e non dubiti che non appena avremo individuato la soluzione più razionale ci attiveremo per realizzarla e per rendere più gradevole ed apprezzata l’area con i nuovi alberi.
In ogni caso se il suo giornale ed i lettori avessero proposte ed ulteriori osservazioni, tutto lo staff dell’Assessorato alle Politiche Ambientali sarà sinceramente lieto di valutarle e darne riscontro.
Con stima,
Andrea Zanzini
Assessore alle Politiche Ambientali
ed Energetiche
da Chiamami Città
RIMINI SALVIAMO GLI ALBERI DELLA VITA
Autore: Giampaolo Proni
Li avevano piantati lungo il Marecchia e dovevano portate ciascuno il nome di un bambino
Ma stanno morendo d’incuria
Sembra sempre che uno voglia lamentarsi, però certe cose sono effettivamente poco simpatiche. L’altro giorno pedalavo lungo la pista ciclabile del Marecchia (che è sicuramente una bella iniziativa dell’amministrazione provinciale) e come sempre vedevo gli alberelli piantati per l’iniziativa ‘un albero per ogni nato’. Sono tanti alberelli ognuno con un’etichetta di plastica dove c’è scritto “Un albero per ogni nato”, c’è il disegno di un albero e poi c’è scritto “albero di….” ma non c’è scritto niente, o almeno non ho mai visto nessun nome, ma non li ho guardati tutti.
L’iniziativa fu prodotta dall’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Rimini, che la inaugurò l’11 maggio 2003, come si vede dal sito del Comune, con tanto di autobus e navette gratuite.
La tradizione viene, credo, dalla Germania, dove in alcune zone da secoli si pianta un albero ogni volta che nasce un bambino. E’ il suo albero della vita ed è certo bello vedere crescere un bimbo e un giovane albero. L’idea è proprio la similitudine tra vita vegetale e vita umana, la cura che entrambe devono ricevere e la bellezza e la ricchezza che entrambe donano.
Faccio il percorso da anni e purtroppo ogni anno il numero degli alberelli secchi aumenta. In certe zone sono quasi tutti morti. Forse perché molti sono stati piantati in mezzo ai sassi e mai irrigati o concimati. Ma sicuramente chi ha pensato a tutto questo si intende di alberi più di me.
Come sapete, l’Italia è il paese con la più bassa natalità del mondo. Per rendersene conto basta guardare i nostri politici. Quelli giovani hanno 60 anni. Bambini se ne fanno pochi. E allora, vedere tutti quegli alberi per ogni nato secchi e morti, a me fa venire tristezza due volte. Per la realtà e per la negligenza della realtà. Che poi sono la realtà di un paese morente che se ne frega di esserlo.
Sono sicuro, comunque, che i bambini di quegli alberi sono molto più vivi delle loro piante, perché, per fortuna, se ne facciamo pochi, però li trattiamo bene. Tuttavia, non dico sostituirli, magari non ci sono più i soldi, o il progetto è fallito. Ma almeno togliere gli alberi secchi. O almeno togliere le etichette…
Certo, è solo normale sciatteria, e quando intere regioni sono sommerse dalla mondezza o bruciate, quando la ‘ndrangheta invia commandos di killer in qualsiasi parte del mondo, quando paghiamo un eurodeputato 150.000 euro all’anno, possiamo dire che i problemi sono ben altri. Ma allora, non facciamole, queste cose tenere e civili, se poi dobbiamo lasciarle morire. Non ci voleva molto a pensare che un’iniziativa come quella avrebbe richiesto cura. E’ proprio la cura che costa, non solo denaro ma attenzione. Attenzione magari ai progetti di un assessore precedente, che non interessano a quello successivo, ma che sono state a loro tempo presentate ai cittadini. Piccole cose, se volete, come il percorso vita del Parco Marecchia ormai semidistrutto. Ma che, se funzionano, ci danno l’idea di non vivere tra la mondezza e la criminalità, bensì in una città che, magari più tardi e un po’ meno ordinatamente dell’Alto Adige, comincia a riciclare i rifiuti, che ha amministratori attenti e cittadini rispettosi.
Perché c’è chi sta peggio e chi sta meglio, ma noi vogliamo diventare come quelli che stanno meglio, no?
E allora scusate se rompo le palle, ma volevo segnalarlo. E vorrei anche dire che l’iniziativa è bella, mettiamo davvero i nomi dei bambini, e magari saranno le famiglie a curare gli alberi, o a segnalare se sono malati. E magari piantiamo gli alberi vicino alle case dove i bambini nascono, così forse possono vederli crescere. Forse si potrebbe anche affidare tutto questo a un’associazione, se il Comune fa fatica.
Mi chiamo Maurizio e sono padre di una bimba di 8 anni che si chiama Chiara.
Nel 2003 sono tra quelli che hanno ricevuto la cartolina con il numero dell’albero assegnato a mia figlia nata nel 2000.
In tutti questi anni non sono mai riuscito a portare mia figlia a vedere il suo albero perchè abitiamo lontano dalla pista ciclabile e non è facile organizzarsi con le bici.
Oggi 26 Aprile 2008 abbiamo finalmente deciso di andare a trovare il nostro albero e anche a me, come al sig. Proni, ha fatto una certa impressione vedere molte di quelle giovani speranza del 2003, rinsecchite o addirittura cadute a terra.
Ciò non toglie che io e Chiara oggi abbiamo cercato e cercato, tra le sterpaglie, in mezzo all’erba alta, saltando fossi e rischiando di mettere un piede in quelli che (io credo) siano i famigerati “impianti di irrigazione di soccorso” ormai in disuso.
Il mio intervento sull’argomento vuole però mettere in evidenza che al di la delle piante secche, l’iniziativa è stata positiva.
Quando io e Chiara siamo arrivati sul posto, la nostra pianta era secca ma Chiara l’ha abbracciata e ha detto “Eccoti qua, tu sei la mia pianta, ti ho trovato.”.
Se per caso veniva seguito il consiglio di Gianpaolo Proni che dice “Ma almeno togliere gli alberi secchi. O almeno togliere le etichette…” io e Chiara oggi saremmo tornati a casa molto ma molto più delusi.
Chiara l’ha cercata con una insistenza tale che ho avuto l’impressione che ad un certo punto volesse piangere!
Quando l’abbiamo trovata, ho pensato di ripiantarla a mie spese ma poi non sono sicuro di riuscire a portarle l’acqua quindi non so come fare.
Vi assicuro però che vedere il sorriso di mia figlia dopo aver trovato la sua pianta è stato cumunque piuttosto bello.
Vi prego non togliete le etichette.
Anche se non hanno il nome, hanno il numero e chi ha conservato come me la cartolina spedita dal Comune di Rimini, oggi può ritornare sul posto con il proprio figlio e spiegargli, come ho fatto io a Chiara, che una pianta non muore solo perchè dimenticata, muore anche perchè non ha avuto la fortuna di essere piantata nel posto giusto.
Piuttosto essendo io un programmatore in ambito Internet, metto a disposizione la mia consulenza gratuita per la realizzazione di un sito web che presenti una mappa degli alberi piantati con possibilità di ricerca del proprio utilizzando il numero, oppure il nome e cognome del bimbo per le persone che hanno smarrito la cartolina.
Tanti piccoli progetti possono aiutare a salvaguardare l’ambiente e gli alberi!!
Quindi vi segnalo questa iniziativa “Regalati un Albero”
http://www.carreradellaregina.it/albero.html
PROGETTO DAFNE
Nel cuore del Mezzogiorno d’Italia all’interno dei territori del Comune di Banzi sorge un Bosco di Quercia (Quercus cerris L.), di cui 70 ettari di proprietà della Azienda Agricola Agrituristica Carrera della Regina.
Questo bosco è attraversato da un antico Tratturo Regio “Carrera della Regina” che, nel passato, i Templari percorrevano per raggiungere le coste pugliesi e partire alla volta delle Crociate.
Oggi i proprietari della tenuta intendono salvaguardare e tutelare quanto più possibile questo meraviglioso Bosco e la sua Storia e, per tale motivo, hanno deciso di evitare il taglio rotazionale su una parte di esso.
REGALATI UN ALBERO
Acquistando il diritto di “NON TAGLIO” su un albero di Cerro avrai diritto ai seguenti vantaggi:
• Per 12 mesi l’azienda si impegna a non tagliare l’albero, a salvaguardarlo dagli incendi boschivi e dai tagli di frodo
• Riceverai un attestato di proprietà (simbolico) della Quercia acquistata con il suo numero di matricola
• Riceverai una confezione di Lavanda coltivata in azienda senza pesticidi e diserbanti per profumare la tua casa o il tuo armadio
• Verrà posta una piccola fascetta con il tuo Nick Name (scelto da te) e il numero di matricola sull’albero assegnatoti
• Riceverai via e-mail la foto digitale della tua Quercia e le sue coordinate GPS
• Riceverai una Tessera che ti consentirà di ottenere uno sconto del 10% sui prezzi di listino per i servizi di B&B, HB e FB (anche in ALTA Stagione – ma non cumulabile con altre promozioni).
• Potrai andare a trovare il tuo albero tutte le volte che vorrai
E cosa più importante non dimenticare che ………… RICEVERAI
DIRETTAMENTE IN ATMOSFERA TERRESTRE 113 kg DI OSSIGENO
“si stima che un albero di grandezza media rilascia 0.31 Kg di ossigeno al giorno”
Il costo di diritto di “NON TAGLIO” di una pianta è pari a € 12,00 (dieci/00) comprensivo di IVA e delle spese di spedizione.
Aderire è semplice:
inviaci una e-mail all’indirizzo con scritto:
– PROGETTO DAFNE
– “REGALATI UN ALBERO”
– Nome e Cognome
– Indirizzo Abitazione (per inviarti la confezione di Lavanda)
– e-mail (per inviarti la foto) e le cordinate GPS
– Nick Name: ……………………. (da dare all’albero)
– Specifica se vuoi aderire con Vaglia o con Bonifico Bancario
– gentilmente dovresti scrivere nella e-mail “Si autorizza il trattamento dati personali Art 13 D.LGS n. 196/03” (per autorizzarci ad acquisirli)
Riceverai subito una nostra e-mail di risposta con le nostre coordinate per effettuare il pagamento.
Appena riceveremo il pagamento ti invieremo una e-mail di conferma e nella stessa espliciteremo i tempi di invio per “Confezione Lavanda, Attestato, Tessere Sconto, Cordinate e GPS Foto”
IL PERCHÉ DI QUESTA INIZIATIVA
….. l’uomo consuma più risorse di quante ne abbia effettivamente bisogno, il nostro stile di vita così come l’attuale sistema industriale non è un sistema sostenibile …… oggi noi portiamo via risorse alle generazioni future…..
L’uomo immette nell’atmosfera molta anidride carbonica e consuma ossigeno a un ritmo di 5 litri al minuto.
La nostra Azienda nasce con la mission di avvicinare l’uomo alla natura, il Progetto DAFNE e all’interno di esso l’iniziativa “Regalati un Albero” dà la possibilità anche a chi è lontano dal verde, a chi vive in città, di sentirsi parte attiva di quel processo virtuoso di rispetto dell’ambiente che è racchiuso nel concetto “sviluppo sostenibile”.
Questa iniziativa nasce dalla considerazione che ciascun individuo possa nel suo piccolo partecipare all’arresto del cambiamento climatico, partendo dalla convinzione, di dover preservare le foreste dal disboscamento per mantenere alta la produzione di ossigeno e per salvaguardare ecosistemi e biodiversità.
Importante è sottolineare che “una foresta media europea produce circa venti tonnellate di ossigeno per ettaro annuo” quindi senza fare grandi calcoli di matematica possiamo tranquillamente affermare che ogni ora c’è sempre meno ossigeno per tutti…….
…… e allora……………… Stop it!
Vi segnalo questo Progetto a favore degli Alberi
” Regalati un Albero ”
http://www.carreradellaregina.it/albero.html
PROGETTO DAFNE
Nel cuore del Mezzogiorno d’Italia all’interno dei territori del Comune di Banzi sorge un Bosco di Quercia (Quercus cerris L.), di cui 70 ettari di proprietà della Azienda Agricola Agrituristica Carrera della Regina.
Questo bosco è attraversato da un antico Tratturo Regio “Carrera della Regina” che, nel passato, i Templari percorrevano per raggiungere le coste pugliesi e partire alla volta delle Crociate.
Oggi i proprietari della tenuta intendono salvaguardare e tutelare quanto più possibile questo meraviglioso Bosco e la sua Storia e, per tale motivo, hanno deciso di evitare il taglio rotazionale su una parte di esso.
REGALATI UN ALBERO
Acquistando il diritto di “NON TAGLIO” su un albero di Cerro avrai diritto ai seguenti vantaggi:
· Per 12 mesi l’azienda si impegna a non tagliare l’albero, a salvaguardarlo dagli incendi boschivi e dai tagli di frodo
· Riceverai un attestato di proprietà (simbolico) della Quercia acquistata con il suo numero di matricola
· Riceverai una confezione di Lavanda coltivata in azienda senza pesticidi e diserbanti per profumare la tua casa o il tuo armadio
· Verrà posta una piccola fascetta con il tuo Nick Name (scelto da te) e il numero di matricola sull’albero assegnatoti
· Riceverai via e-mail la foto digitale della tua Quercia e le sue coordinate GPS
· Riceverai una Tessera che ti consentirà di ottenere uno sconto del 10% sui prezzi di listino per i servizi di B&B, HB e FB (anche in ALTA Stagione – ma non cumulabile con altre promozioni).
· Potrai andare a trovare il tuo albero tutte le volte che vorrai
E cosa più importante non dimenticare che ………… RICEVERAI
DIRETTAMENTE IN ATMOSFERA TERRESTRE 113 kg DI OSSIGENO
“si stima che un albero di grandezza media rilascia 0.31 Kg di ossigeno al giorno”
Il costo di diritto di “NON TAGLIO” di una pianta è pari a € 12,00 (dieci/00) comprensivo di IVA e delle spese di spedizione.
Aderire è semplice:
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– PROGETTO DAFNE
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– Nome e Cognome
– Indirizzo Abitazione (per inviarti la confezione di Lavanda)
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– gentilmente dovresti scrivere nella e-mail “Si autorizza il trattamento dati personali Art 13 D.LGS n. 196/03” (per autorizzarci ad acquisirli)
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IL PERCHÉ DI QUESTA INIZIATIVA
….. l’uomo consuma più risorse di quante ne abbia effettivamente bisogno, il nostro stile di vita così come l’attuale sistema industriale non è un sistema sostenibile …… oggi noi portiamo via risorse alle generazioni future…..
L’uomo immette nell’atmosfera molta anidride carbonica e consuma ossigeno a un ritmo di 5 litri al minuto.
La nostra Azienda nasce con la mission di avvicinare l’uomo alla natura, il Progetto DAFNE e all’interno di esso l’iniziativa “Regalati un Albero” dà la possibilità anche a chi è lontano dal verde, a chi vive in città, di sentirsi parte attiva di quel processo virtuoso di rispetto dell’ambiente che è racchiuso nel concetto “sviluppo sostenibile”.
Questa iniziativa nasce dalla considerazione che ciascun individuo possa nel suo piccolo partecipare all’arresto del cambiamento climatico, partendo dalla convinzione, di dover preservare le foreste dal disboscamento per mantenere alta la produzione di ossigeno e per salvaguardare ecosistemi e biodiversità.
Importante è sottolineare che “una foresta media europea produce circa venti tonnellate di ossigeno per ettaro annuo” quindi senza fare grandi calcoli di matematica possiamo tranquillamente affermare che ogni ora c’è sempre meno ossigeno per tutti…….
…… e allora……………… Stop it!