Il Comune di Rimini aderisce anche quest’anno, alla 5° Edizione di “Sciame di biciclette”, nell’ambito delle iniziative di comunicazione e sensibilizzazione previste per la campagna “Liberiamo l’aria” indetta dalla regione Emilia Romagna.
La grande biciclettata si terrà Domenica 25 marzo, in prossimità con il primo giorno di primavera, mercoledì 21 marzo, giorno in cui si terrà anche l’iniziativa regionale “Festa dell’Aria”, rivolta specificatamente al mondo della scuola.
Il programma di “Sciame di biciclette” prevede il ritrovo di quanti vogliano partecipare in sella alle proprie bici a pedale o elettriche, alle ore 10,00 in Piazza Tre Martiri per la partenza del giro ciclistico che si snoderà attraverso il seguente itinerario:
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P.zza Tre Martiri, Corso D’Augusto, Largo G.Cesare, attraversamento Via Bastioni Orientali, Parco Cervi, Parco Renzi, P.le Medaglie D’Oro, Via Vespucci, Piazzale Kennedy, Lungomare Tintori, Largo Boscovich, Via Destra del Porto, Via Savonarola, Ponte dei Mille, Via Matteotti, Piazzale Vannoni, Via Tiberio, attraversamento Via Circonvallazione Occidentale, Corso D’Augusto, P.zza Tre Martiri (arrivo).
In Piazza Tre Martiri verranno allestiti stand tematici e informativi, tra cui quello dell’Assessorato alle Politiche Ambientali ed Energetiche, lo stand di Hera Rimini con la distribuzione gratuita di 150/200 kit per il risparmio idrico-energetico e materiale divulgativo sul progetto di raccolta differenziata nel Centro Storico che partirà a breve e un punto di ristoro per i partecipanti con distribuzione gratuita di alimenti biologici,
L’Assessorato alle Politiche Ambientali ed Energetiche ha coinvolto nell’iniziativa, confidando in una significativa adesione, le associazioni ambientaliste presenti nel territorio, le associazioni ciclistiche, le scuole comunali elementari, medie e secondarie di secondo grado nonché la cittadinanza tutta anche attraverso la collaborazione delle Circoscrizioni Comunali.
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Per informazioni: Assessorato alle Politiche Ambientali ed Energetiche – tel. 0541/70.47.13
CHI VA IN BICICLETTA A RIMINI RISCHIA LA VITA!!!
stamattina, dovendo recarmi in diversi uffici situati in centro, ho deciso di uscire in bicicletta.
Entrato oramai mio malgrado nello spirito della campagna LIBERIAMO L’ARIA a cui il nostro Comune ha aderito nonostante i notevoli disagi per i cittadini, vista la bella giornata, considerate tutte le notizie allarmanti sull’eccesso di produzione di CO2, letti i princìpi del Protocollo di Kyoto, pensavo di dare un piccolo, forse insignificante contributo a ridurre l’inquinamento odierno, e inoltre non avrei ingombrato uno dei posteggi in centro, sempre più rari.
Poi mi sono accorto, ancora una volta, della realtà , di Rimini:
CHI VA IN BICICLETTA RISCHIA LA VITA.
Percorrendo la rotatoria di Piazza Malatesta provenendo da Viale Valturio, nonostante la mia segnalazione dell’intenzione di restare sulla rotatoria e non uscirne (avevo la mano sinistra alzata vero il centro della rotatoria) un autoveicolo commerciale mi ha tagliato la strada per uscire dalla rotatoria senza attendere il mio passaggio;
dopo poche centinaia di metri, giunto di fronte al Ponte di Tiberio, sono sceso dalla bici per attraversare a piedi la strada sulle striscie pedonali e, intrapreso l’attraversamento verso il ponte con passo deciso, ho visto sopraggiungere una vettura con andatura “allegraâ€. Ho proceduto egualmente, guadagnando solo che il conducente urtasse col suo paraurti la ruota anteriore della mia bicicletta, continuando per la sua strada senza arrestarsi.
In ultimo, circa davanti alla Macelleria del Borgo, una signora, trovando la propria corsia occupata da un’altra simile signora che era ferma a chiedere informazioni, ha pensato bene di superarla percorrendo contromano la mia carreggiata, nonostante… ci fossi anch’io.
Garantisco anche che in tutti i tre casi a nulla sono valsi i miei saluti effettuati agitando il dito medio elevato e ben visibile.
Forse quest’ultima constatazione è quella che più mi amareggia: chi lede i diritti altrui non si preoccupa più nemmeno di rispondere alle proteste, o di far valere le proprie eventuali ragioni, qualora fossi io in errore.
Ai nostri amministratori chiedo, (per quello che conta) una delle due:
o INCENTIVARE TUTTI I CITTADINI A MUOVERSI IN CITTA’ CON AUTOMEZZI SUFFICIENTEMENTE CARENATI per consentire di non giungere anzitempo nel Regno dei più, aggravando la situazione di affollamento in cui esso versa
o continuare sulla via intrapresa e incentivare l’utilizzo di mezzi a minor impatto ambientale, ma ADOPRANDOSI PER GARANTIRE CHE IL CITTADINO NON SIA COSTRETTO A SUBIRE UN IMPATTO PERSONALE E DIRETTO, CON L’AUTOMOBILE DI QUALCHE IMBECILLE.
Per il “come fare†basta recarsi in qualunque città del Nord Europa (Austria, Germania…), sedersi e osservare: lì funziona.
A disposizione per qualsiasi eventuale ulteriore chiarimento, nella speranza di una risposta verbale e, soprattutto, nei fatti, porgo cordiali saluti.
P.S.
Domani vado in macchina.