L’Assessorato all’Ambiente e lo Sportello per l’Energia del Comune di Rimini hanno presentato domanda per l’accesso ai finanziamenti previsti dal bando nazionale per contributi al fotovoltaico con elevato grado d’integrazione architettonica ‘Programma nazionale per la promozione dell’energia solare’.
Il bando finanzia sino al 50% della spesa complessiva per gli impianti fotovoltaici che, per quanto riguarda le azioni proposte da Rimini per gli anni 2008 e 2009, si aggira sui 440 mila euro.
I progetti per i quali è stata presentata la richiesta riguardano alcune nuove scuole- nidi, materne, medie- che il Comune di Rimini realizzerà nel 2008. In particolare si tratta dei seguenti plessi:
– Polo per l’infanzia di Viserba
Nuova scuola
Superficie: 100 mq
Falda con integrazione architettonica con pannelli fotovoltaici in silicio policristallino
Potenza installata: 13,65 kWp
Energia elettrica prodotta: 20.824 kWh/anno
Riduzione emissioni di CO2: 15,82 tonnellate/anno
– Scuola materna via di Mezzo
Nuova scuola
Superficie: 112 mq
Falda con integrazione architettonica con tegola fotovoltaica in silicio amorfo
Potenza installata: 7 kWp
Energia elettrica prodotta: 8.400 kWh/anno
Riduzione emissioni di CO2: 6,38 tonnellate/anno
– Scuola materna XX Settembre
Nuova scuola Materna
Superficie: 100 mq
Falda con intergrazione architettonica con pannelli fotovoltaici in silicio policristallino
Potenza installata: 13,65 kWp
Energia elettrica prodotta: 20.824 kWh/anno
Riduzione emissioni di CO2: 15,82 tonnellate/anno
– Scuola media N. 6 “E. Fermi”
Ristrutturazione infissi ed ampliamento
Superficie: 280 mq
Strutture ombreggianti con integrazione architettonica negli infissi con pannello fotovoltaico policristallino
Potenza installata: 17,5 kWp
Energia elettrica prodotta: 21.000 kWh/anno
Riduzione emissioni di CO2: 15,95 tonnellate/anno
Va ribadito come questi edifici scolastici saranno tutti realizzati in bioedilizia e con strategie bioclimatiche innovative, atti a rendere gli ambienti più salubri perché in grado di interagire con l’ambiente naturale grazie al guadagno solare diretto, al raffrescamento naturale, al recupero dell’acqua piovana. A titolo esemplificativo, l’asilo nido in via di Mezzo avrà: l’impianto termico a pannelli radianti a pavimento con caldaia a condensazione, plafoniere a risparmio energetico attraverso un sensore che rileva la luce naturale incidente nell’ambiente regolando in modo automatico l’illuminazione emessa dai supporti artificiali, un impianto autonomo di produzione di energia grazie a pannelli fotovoltaici integrati nell’edificio che garantirà circa il 40% del fabbisogno energetico e con un controllo in tempo reale dei dati attraverso Internet.
In più: la scuola materna di via XX conterà su una realizzazione ‘ad emissioni zero’ grazie a speciali pompe di calore installate, il polo dell’infanzia di Viserba sarà allacciato al teleriscaldamento, per i materiali utilizzati verranno privilegiati legno, luce e ventilazione naturale.
“Non v’è dubbio che la costruzione in bioedilizia e l’applicazione di strumenti bioclimatici rappresentino una strada futura che può essere percorsa già nel presente- dichiara entusiasta l’Assessore alle Politiche Ambientali e Energetiche del Comune di Rimini, Andrea Zanzini-. Sono tre gli aspetti da rimarcare per definire l’importanza di queste azioni: ambientale attraverso l’interazione delle fonti naturali di energia che notoriamente sono le più salutari, economico e educativo. Mi piace sottolineare quest’ultimo versante: il fatto che simili soluzioni trovino attuazione concreta nelle scuole, significa avere un feedback positivo sui bambini e sulle loro famiglie che poi potranno mutuarle per le abitazioni private.
Va detto che fondamentale in questo senso è il lavoro che il Comune di Rimini sta portando avanti con il Regolamento Volontario di Bioedilizia, con lo Sportello Generale per l’Energia e attraverso la sinergia sistematica di tutti i settori comunali che concorrono all’argomento, cominciando dai Lavori Pubblici, dalla Casa e dall’Istruzione.
Gli interventi in bioedilizia sono convenienti e si ripagano in pochissimi anni; i cittadini- seguendo i dettami del Regolamento di Bioedilizia, come già hanno fatto alcune famiglie ed alcuni tecnici professionisti- hanno l’opportunità di sviluppare le stesse tecnologie a costi convenienti ed usufruendo del ventaglio di incentivi che anche l’Amministrazione Comunale mette a disposizione: contributi solare termico, sgravi ICI, eccetera. Peraltro proprio in questi giorni si sta definendo uno snellimento delle norme edilizie e della burocrazia amministrativa per l’installazione di impianti che sviluppino le energie rinnovabili”.
Ottima iniziativa, complimenti.
Credo che ancora non ci sia sufficiente informazione sul potenziale del fotovoltaico e i comuni devono sicuramente dare l’esempio.
Saluti.
Luca.
Tempo addietro mi ero informato sul fotovoltaico.
Purtroppo, i prezzi erano troppo alti (per me) e l’ammortamento era pressoche’ lungo quanto la ‘vita’ dei pannelli.
Siamo ancora sui 20mila euro , con ammortamento di circa 12/15 anni e durata dei pannelli di circa 15/20?
Ciao Luigi, per quello che ho studiato in questi ultimi mesi mi pare di poter dire che se i costi per un impianto da 3Kw siano più o meno quelli che indichi tu, forse poche migliaio di euro in meno, i tempi di ammortamento si sono decisamente ridotti. Ovviamente per farsi un’idea molto precisa vanno valutati una serie di fattori come l’orientamento del tetto, il tipo di pannello più adatto ecc… ma mi sentirei di dire che i tempi di ammortamento oggi sono sicuramente più ridotti, dagli 8 ai 10 anni. Tieni conto che l’Assessorato stà studiando la possibilità di un avviare un progetto che sullesempio di quanto fatto nella provincia di Salerno con un’iniziativa che ha come titolo “1000 tetti fotovoltaici” siamo convinti addirittura che con l’aiuto di banche ed esco si possa concedere la possibilità di installare impianti fotovoltaici a costo zero, ripagando la spesa con la produzione di energia elettrica, ma per questo ci vorrà ancora un pò di tempo.
In ogni caso qualche mese fà abbiamo istituito presso l’Ass.to lo “Sportello Generale per l’Energia”, un servizio al cittadino che può darti tutte le informazioni necessarie e fare una prima valutazione tecnica ed economica della tua situazione. Chiama il nostro centralino allo 0541-704985 e chiedi di passarti l’Ing.Davide Frisoni, resp. dell’S.G.E., oppure il perito Maurizio Pasini per un app.to in cui sapranno orientarti al meglio.
Grazie e un saluto…..Andrea Z
Innanzitutto ringrazio Zanzini per la sua visita di ieri in p.zza Cavour nell’ECO BUS (informazione itinerante sul fotovoltaico). Proprio lì ho constatato il bassissimo livello di conoscenza riguardo al fotovoltaico.La gente rimaneva a bocca aperta nel sapere dell’occasione che ora c’è con il CONTO ENERGIA.
Riguardo ai “conteggi” fatti direi che 8-10 anni è il tempo stimato in assenza di finanziamento bancario. Se uno decide di farsi finanziare (a tasso fisso si riesce) il 100% dell’impianto passa ad un periodo di ammortamento
di 11/13 anni. E’ comunque un calcolo variabile in base ai consumi dell’utenza e all’orientamento.C’è anche da dire che questo calcolo non tiene conto del crescente,costante e cospicuo aumento del costo che l’energia elettrica avrà in questi 20 anni. Per chi fa un impianto sarà un crescente,costante e cospicuo risparmio che accorcerà i tempi di ammortamento dell’impianto stesso.Senza considerare che diventiamo indipendenti da ENEL e autosufficienti “AD IMPATTO ZERO”.
Si può anche pensare di spostare parte della bolletta del gas su quella elettrica con pompe di calore e piastre elettriche in cucina.
Il rischio ECONOMICO è veramente ZERO, la cosa importante non è valutare l’impianto come investimento, che poi alla fine ci rimangano anche parecchi soldini in tasca è solo la ciliegina sulla torta.
Un caro saluto a tutti.
Luca ()
Io sono uno dei tanti “ignoranti” 🙂 Si parla di costo zero, ma c’e’ qualche cosa che mi sfugge.
Il finanziamento o mutuo bancario, come viene ripagato??
Mi pare un po eccessivo, dire di spostare le utenze ‘gas’ a quelle elettriche. Con un normale allacciamento enel, basta accendere il micro-onde, il forno elettrico, una tv…e puff! Salta l’interruttore. Per scaldare l’intera casa, ci vorrebbero molti, ma molti piu’ KW a disposizione. A meno che uno non abbia un tetto moooolto ampio tutto “panellato” 🙂
La prossima settimana, tempo permettendo, mi informermo’ meglio presso lo sportello generale per l’energia.
Grazie!!
GiGi
Il finanziamento te lo pagano il sole e il GSE 🙂
Con il contributo + il risparmio bolletta ti paghi il finanziamento per i 10-12 anni della sua durata.
Dopo che hai pagato il mutuo hai altri 8-10 anni in cui quei soldi (contributo+risparmio bolletta) ti rimangono in tasca.
Per quel che riguarda la portata del contatore si può sempre passare da 3 a 4,5 Kw e comunque io parlavo di una parte di bolletta del gas (non obbligatoriamente tutta).
Ovvio che tutto va valutato in base allo spazio che si ha sul tetto. Basta fare il n° di Kwh consumati in un anno diviso 1250 = Mq. necessari sul tetto.
Bye, Luca.
Correggo: Kwh consumati in un anno diviso 1250 = Kwp (Kilowatt di picco) necessari.
Kwp X 8 = Mq. necessari sul tetto.
Sorry, Luca.
Ti ringrazio moltissimo per la risposta.
Purtroppo, sono duro di comprendonia.
Acquisto un impianto, tramite un finanziamento lo pago xx euro in meno.
Per pagare il rimanente, faccio un mutuo.
Questo viene pagato da me oppure , tramite l’energia che riesco a produrre, viene pagato da altri?
In tal caso, l’energia che produco, riesce a soddisfare le mie normali esigenze e generare “corrente” per ripagare l’impianto?
GiGi
Ciao Gigi e ciao a tutti (ci sarà qualcuno che ci legge … spero 🙂 ) buon 2008 “solare”.
1) Compri un impianto da 2.3 Kwp ( €. 17.000 circa iva inc. chiavi in mano)
2) La banca te lo finanzia tutto a 15 anni tasso fisso (con interessi diventano €. 25.500)
3) Per la durata del conto energia tu incasserai:
a) 2875 kwh x 20 anni =57.500 kwh=€.28.175(con massima integrazione)
b) risparmio bolletta €.300 annui x 20 anni=€. 6.000
CONCLUSIONE:
Hai speso €.25.500 e ne hai guadagnati-risparmiati €.34.750
L’esempio fatto è poi in realtà molto più conveniente se si tiene conto che la bolletta non sarà certo sempre di €.300 ma in 20 anni minimo raddoppia (così i 34.750 diventano 37.00/38.000)
A te ora i conti.
Per sicurezza mettici una sostituzione della scheda inverter (€. 300) e un minimo di manutenzione ma rimangono sempre dei numeri che dicono chiaramente che il rischio è meno di zero. Troppo bello, e la gente fatica a crederci.
Bye, Luca. ()