Si sono conclusi due eventi di notevole pregio come l’ottava edizione di Percuotere la Mente, la rassegna di nuova musica che lega il suo nome alla suggestiva cornice della Corte degli Agostiniani e Vuoti di memoria, il teatro che non dimentica, la rassegna di teatro civile che ha fatto il suo esordio quest’anno dal 4 al 16 agosto. Accomuna queste due manifestazioni, organizzate dall’Istituzione Musica Teatro Eventi del Comune di Rimini, una non consueta ricerca tematica, difficile da rintracciare nel periodo estivo e una eccellenza di qualità premiata da un vasto pubblico. I numeri non sempre sono un metro determinante, ci sono generi spettacolari nei quali è fin troppo facile riempire le platee, ma quando in una rassegna che si muove lungo una linea di ricerca fra il suono, il rumore e il tremore del silenzio, fra la poesia e la contemporaneità tecnologica, si raggiungono presenze paganti come accade ormai ogni anno a Percuotere la Mente, vale la pena una segnalazione. E’ consuetudine ormai da qualche anno che la Corte degli Agostiniani, fatichi a contenere gli spettatori, tanto da indurre anche a ricercare altri spazi, come è avvenuto l’anno scorso con la Piazza Cavour o quest’anno a Parco Fellini. I primi quattro concerti a pagamento hanno registrato il tutto esaurito oltre ai 2.500 del concerto di Marco Paolini in collaborazione con Vuoti di Memoria, il teatro che non dimentica la rassegna nata quest’anno all’insegna del teatro civile, con un obiettivo dichiarato di spaesamento, in controtendenza nel pieno dell’estate riminese. Anche in questo caso le presenze sono andate oltre ogni aspettativa, oltre a quelle per Marco Paolini, le 4000 per Paolo Rossi, le 400 per la giornata “salentina” al Centro Sociale in via della Gazzella, le 300 per lo scioccante reportage sull’acqua all’Anfiteatro romano, le 500 per il toccante racconto di Davide Enia sui bombardamenti dell’estate del ’43 a Palermo, le 700 per l’appuntamento conclusivo dedicato alla “meglio gioventù”, in commemorazione dei tre martiri riminesi vittime del nazismo. Vasta la partecipazione delle istituzioni, a cominciare da tre assessorati del Comune di Rimini, Turismo, Cultura e Politiche Giovanili, la Regione Emilia Romagna e la Provincia di Rimini, oltre alla collaborazione dell’ANPI e dell’Associazione Culturale “Banyan”. In entrambe la manifestazioni si è potuto riscontrare un rapporto di fidelizzazione, consolidato ormai per Percuotere la Mente ma già evidente anche per Vuoti di Memoria, un pubblico attentissimo, motivato, in parte locale in parte formato da “tribù” intellettualmente curiose che si spostano a seconda delle proposte e in parte consistente di turisti alla ricerca di proposte più impegnate del consueto: il che vuol dire che anche d’estate si può rispondere a una domanda vasta di fruizione con proposte di qualità . “Mi sembra – osserva l’assessore alla cultura Stefano Pivato – che al di là delle cifre e della elevata qualità delle manifestazioni si stia finalmente raggiungendo una proficua intesa fra cultura e turismo legando in un unico filo di riflessione – come mai in precedenza era stato fatto – le due storiche realtà della nostra città : quella del mare e quella del centro storico».
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