Agenzia DIRE – La Regione Emilia-Romagna cerca nuovi donatori di sangue, ma intanto invita chi lo è già a fare un ulteriore gesto di altruismo: andare a donare muovendosi solo a piedi, coi mezzi pubblici o in bicicletta. Così, aiutando ad abbattere lo smog, il contributo alla salute di tutti sarà doppio. E’ il messaggio di una campagna lanciata dalla Regione insieme all’Avis, con lo slogan “Abbiamo a cuore la tua salute”, che va ad affiancare la campagna regionale di provvedimenti antismog “Liberiamo l’aria”. Ai donatori che si presenteranno ai centri di raccolta sangue dichiarando di essere arrivati senza usare l’auto verrà consegnato, come riconoscimento simbolico, un campanello da bicicletta con il logo di “Liberiamo l’aria”. L’iniziativa, del costo di circa 15 mila euro sostenuti congiuntamente da Regione e Avis, prevede la distribuzione di diecimila campanelli, tramite i centri Avis presenti in tutta la regione, ma anche l’affissione di tremila manifesti, di due tipi diversi: uno per chi non è ancora donatore (con una nuvola bianca a forma di cuore su cielo azzurro, lo slogan della campagna e la scritta “Vieni all’Avis per un controllo gratuito”) e un altro per spronare i donatori ad usare le due ruote (con la foto di un ragazzo in bici). Perché “è importante la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini alle strategie per migliorare la qualità dell’aria”, sottolinea in conferenza stampa l’assessore regionale all’Ambiente, Lino Zanichelli, che sta preparando analoghi accordi con altre associazioni di volontariato.
Ma l’occasione serve anche ad incrementare il numero di donatori: infatti all’Emilia-Romagna, autosufficiente per il fabbisogno regionale, servono quattro o cinquemila donazioni in più all’anno (ovvero sacche di sangue) per essere “tranquilla”.
L’Avis da sola in regione conta 147 mila iscritti, di cui oltre 143 mila donatori effettivi, e nel 2009 ha raccolto più di 220 mila donazioni di sangue intero, 43 mila di plasma e quasi 4 mila in aferesi. Il “piano regionale sangue” prevede circa 250 mila donazioni l’anno e nel 2009 ne sono state raccolte in totale poco più di 248 mila. Dunque un numero “ancora insufficiente per garantire la tranquillità- afferma Tieghi- anche per il contributo che forniamo alle regioni Lazio, Sicilia e Sardegna”, cui si è aggiunta la Toscana per un aumento di interventi complessi che comportano trasfusioni: un trend che si registra anche in Emilia-Romagna. Senza contare le emergenze, come quelle registrate nel 2007 con il virus Chikungunya e l’anno scorso con il West Nile, che determinarono un blocco parziale delle donazioni. Perciò, prosegue il presidente, “abbiamo bisogno di reclutare continuamente nuovi donatori”, possibilmente giovani: l’età media dei soci Avis è sui 43-46 anni, un dato “che ci preoccupa- confida Tieghi- anche per questo abbiamo avviato campagne nelle scuole”. Intanto, l’obiettivo della campagna “ambientalista” rivolta ai donatori è di “sensibilizzare questa parte di società civile, che è già motivata a dare un contributo alla salute collettiva, ad aiutare ad abbattere le polveri sottili”.
Per donare sangue bisogna avere tra i 18 e i 65 anni, pesare più di 50 chili ed essere in buona salute, certificata da un “check-up” effettuato ogni volta che ci si reca in un centro di raccolta. I lavoratori dipendenti hanno diritto ad un permesso, mentre ai lavoratori autonomi (come artigiani e professionisti) viene data la precedenza. A tutti, inoltre, viene offerta la colazione, ma la donazione è rigorosamente non retribuita. Gli uomini possono farla quattro volte l’anno, le donne massimo due.