Si arricchisce di mezzi e opportunità di utilizzo l’offerta di bike sharing in città. Firmato in Regione il protocollo di intesa per l’adesione del Comune di Rimini al nuovo sistema “Mi muovo in bici” che va ad integrare il servizio gratuito “RimininBici” promosso dall’Assessorato alle Politiche Ambientali e già attivo da un anno e mezzo che conta oltre 700 iscritti.
Al protocollo, sottoscritto dall’assessore regionale alla Mobilità e trasporti, Alfredo Peri e l’Assessore comunale Yuri Magrini, hanno aderito anche i comuni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Carpi, Imola, Ferrara, Faenza, Forlì e Cesena.
Il progetto fa parte dell’iniziativa regionale “Mi muovo” che con l’obiettivo di potenziare l’interconnessione tra diverse modalità di trasporto pubblico prevede un titolo di viaggio unico per il treno, il bus e ora, grazie al protocollo firmato venerdì, anche per il noleggio di una bicicletta in bike sharing.
La volontà di affiancare un nuovo servizio di bike sharing a quello già esistente, offrendo così a residenti e turisti nuove opportunità di mobilità dolce, sempre più comoda e flessibile è stata approvata dalla Giunta comunale che ha raccolto le sollecitazioni di cittadini e associazioni come Pedalando e Camminando che collabora al monitoraggio del servizio già attivo, con l’intento di sperimentare modalità intermodali di bikesharing che si aggiungano a quelle già in essere.
Per avviare il sistema “Mi Muovo in bici” la Regione Emilia-Romagna ha stanziato due milioni di euro e bandito una gara per l’acquisto di postazioni composte da stalli e 800 nuove biciclette, che saranno distribuite in maniera proporzionale fra i Comuni. La Regione si farà carico della fornitura delle biciclette, complete di postazioni, e del sistema di monitoraggio in tempo reale, attraverso un rapporto di comodato gratuito con i Comuni. Questi provvederanno alle installazioni.
I Comuni che aderiscono al protocollo si impegnano a identificare i luoghi dove collocare gli stalli (vicino alle stazioni ferroviarie e in altre zone ritenute prioritarie) e a gestire tutte le operazioni necessarie (pratiche per l’autorizzazione, opere civili e impiantistiche, allacciamenti elettrici alla rete pubblica e prese per la fornitura dell’energia) entro quattro mesi dalla data di approvazione del progetto esecutivo.
L’installazione delle prime postazioni in Regione è prevista per la fine dell’estate e gradualmente interesserà tutte le città aderenti.