Vi invito a sottoscrivere online l’appello per sostenere la Fondazione Cetacea di Riccione che, dopo 20 vent’anni di attività e oltre 90 salvataggi di tartarughe marine solo negli ultimi mesi, rischia oggi di chiudere i battenti per mancanza di fondi. Qui sotto trovate il testo integrale dell’appello che può essere sottoscritto all’indirizzo http://www.petizionionline.it/petizione/fondazione-cetacea-non-deve-morire/888
Non dimenticate però di sostenere la fondazione anche con un piccolo o grande contributo a questo indirizzo: http://www.fondazionecetacea.org/amici/
Appello per salvare la Fondazione Cetacea:
Il mare Adriatico, specialmente la sua parte settentrionale, è un’area di alimentazione e di svernamento molto importante per le tartarughe comuni (Caretta caretta). E’ un habitat critico soprattutto per gli individui giovani, uno dei più importanti del bacino mediterraneo. E’ anche uno dei più minacciati. I primi studi mostrano un numero di catture altissimo, nelle reti a strascico, ogni anno (7.000-10.000 solo nella parte nord-orientale del bacino). In questa regione c’è anche un numero di spiaggiamenti estremamente alto (7,4 tartarughe/km laddove la media su tutta la costa italiana e di circa 0,5 tartarughe/km).
L’Adriatico è un ambiente di vitale importanza dal punto di visto biologico. Le acque ricche di nutrienti danno l’innesco a catene alimentari ricche e varie. Gli squali (la verdesca, lo squalo volpe, lo squalo grigio) trovano un’area di nursery dove partorire i loro neonati. Ma negli ultimi dieci anni sono praticamente scomparsi, a causa delle pesca intensive, che elimina loro e le prede delle quali si nutrono.
Popolazioni numerose di delfini (tursiopi) abitano queste zone, ma il loro declino porta gli esperti a considerare i Cetacei dell’Adriatico “a elevato rischio”.
Fondazione Cetacea è un’associazione no-profit italiana fondata nel 1988. Da sempre si occupa di Cetacei, Tartarughe marine e squali. Da sempre il suo impegno è nella tutela del mare Adriatico, e nello sforzo di farlo conoscere e apprezzare nei suoi aspetti naturali, educando e informando.
Dal 1994 gestisce un Centro Recupero Tartarughe Marine, uno dei più importanti ed attivi della nazione e per l’Adriatico.
Cetacea lavora anche sui Cetacei spiaggiati, sia morti che ancora vivi. Ha condotto più di 30 interventi su cetacei spiaggiati in difficoltà, non ultima la celebre delfina Mary G., salvata da morte certa e completamente ristabilita.
E’ intervenuta, dalla sua fondazione a oggi, su oltre 1500 tartarughe e 200 cetacei spiaggiati, raccogliendo campioni biologici e informazioni scientifiche di grande rilevanza.
Per più di 20 anni Cetacea ha condotto progetti scientifici e educativi, e ha rappresentato un punto di riferimento per le Capitanerie di Porto e per le autorità. Centinaia di studenti universitari hanno svolto con noi il tirocinio formativo o realizzato la tesi di laurea.
Lungo tutta la costa emiliano-romagnola e marchigiana ha fornito un servizio che si è talmente radicato sul territorio da essere ormai considerato “servizio pubblico” ma senza nessun sostegno economico pubblico.
I suoi progetti e le sue iniziative di informazione e sensibilizzazione hanno raggiunto negli anni, centinaia di migliaia di persone. Nel 2009 ha completamente allestito e poi aperto al pubblico (ad ingresso libero) il suo nuovo centro “Adria” che nell’estate del 2009 ha avuto più di 30.000 visitatori (l’ingresso è libero).
Negli ultimi due anni le difficoltà economiche sono divenute sovrastanti. La crisi economica ha ridotto le donazioni e le sponsorizzazioni, inoltre, durante la scorsa estate abbiamo affrontato un’enorme emergenza tartarughe, con circa 90 esemplari ricoverati ancora in vita ma in condizioni molto precarie (di solito ospitiamo 10-15 tartarughe all’anno…). Le spese di personale, logistiche, tecniche e mediche sono state tremendamente elevate (circa 70.000 euro). Fondazione Cetacea, già in difficoltà economiche, è stata definitivamente messa in ginocchio.
Adesso Fondazione Cetacea muore. Se qualcosa non interviene, non saremo in grado di affrontare una nuova stagione. Stiamo valutando la possibilità di chiudere tutto prima dell’estate. Più di 20 anni di lavoro sono in serio pericolo di andare perduti.
Abbiamo bisogno di aiuto, e ne abbiamo bisogno adesso. Abbiamo la necessità di raccogliere almeno 40-50.000 euro prima di maggio, o sarà la fine.
In questi giorni stanno arrivando numerose tartarughe in difficoltà. Non abbiamo più la possibilità di curarle in maniera adeguata.
E’ ora che qualcuno si chieda cosa succederà alla prima tartaruga spiaggiata, dopo che la Fondazione non ci sarà più? E alla seconda, alla terza? E al primo delfino agonizzante su una spiaggia?
Cetacea ha bisogno dell’aiuto di tutti, e subito.
Cetacea ha bisogno di sostegno economico.
Cetacea ha bisognoo che questo messaggio venga diffuso.
Cetacea ha bisogno che i cittadini sollecitino le istituzioni locali e nazionali affinchè si impegnino perché Cetacea non muoia.
Dai il tuo aiuto:
http://www.fondazionecetacea.org/amici/
Grazie Andrea.
Speriamo di farcela.
Perchè deve essere sempre così dura?
Grazie a voi di tutto il lavoro che fate Marco, è un pò che mi chiedo anch’io perchè deve essere così dura ma non ho risposte intelligenti purtroppo, ho visto su facebook che alcune persone hanno risposto all’appello, spero serva almeno a lenire un pò questa sensazione….
un abbraccio e in bocca al lupo
andrea