Comunicato dei "Sognatori" in merito allo Stadio Comunale

06 December, 2006

La vicenda dello stadio ha assunto, oramai, un significato simbolico che va oltre il contenzioso in sÃ©. E’ Il simbolo della confusione. E tocca direttamente la politica.
Una politica che ha smarrito la sue ragioni, non diciamo quelle alte, ma quelle piÃ¹ scontate, quelle che dovrebbero indurre i cittadini, sempre e comunque, ad essere parte attiva, consapevole, responsabile di ciÃ² che dovrÃ essere il luogo del proprio lavoro e dello scambio sociale.
Mettiamola cosÃ¬: Ã¨ possibile, a Rimini, anche Rimini, qualcosa che assomigli ad un dibattito aperto, trasparente, fatto di passaggi ragionevoli, ponderati, frutto di contributi decorosi, sullo sviluppo del suo territorio?; e senza il ricatto delle emozioni occasionali o sollecitate e lontano da un’idea semi- privatistica della cosa pubblica? Pensiamo di sÃ¬, dobbiamo augurarci di sÃ¬.
Vogliamo ricordare che la carta politica del centro- sinistra delle ultime elezioni amministrative portava in cima, ben visibile ,la madre di tutte le “buone pratiche” amministrative: il piano strutturale, cioÃ¨ l’impegno a disegnare un “progetto” di cittÃ , appunto. Dentro il quale incardinare,con paziente intelligenza, con giudizio insomma, gli interventi di piÃ¹ forte impatto sociale economico, territoriale. Dove Ã¨ finito quell’impegno?
Qui a Rimini, per quanto ci riguarda, su questa vicenda serissima ma anche un po’ grottesca dello stadio, Ã¨ in gioco, con disinvolta arroganza, qualcosa di ben piÃ¹ importante di un’alleanza politica(le alleanze nelle amministrazioni locali non sono fedi ma programmi);Ã¨ in gioco la “qualitÃ ” dello sviluppo di questo territorio. Per capirci, i beni essenziali,materiali e culturali, della civile convivenza. E’ forse poco per non prenderla seriamente?