Le associazioni di categoria riminesi, pronte a dar battaglia contro i provvedimenti per combattere lo smog. Venerdì in Regione sarà presentato il protocollo che prevede anche per quest’anno limitazioni pesanti per i veicoli più obsoleti
Il giovedì senz’auto? “Lo vedremo”. Giocando d’anticipo questa volta le associazioni di categoria riminesi, pronte a dar battaglia contro i provvedimenti per combattere smog e polveri sottili. Venerdì in Regione sarà presentato il protocollo firmato da tutte le Province e dai Comuni con più di 50 mila abitanti dell’Emilia Romagna, che prevede anche per quest’anno limitazioni pesanti per i veicoli più obsoleti, e i blocchi del traffico al giovedì. Protocollo che, ricorda l’assessore alle Politiche ambientali, Andrea Zanzini, “riguarda tutti gli interventi e le misure per contenere e diminuire lo smog. Dopodiché ogni Comune e Provincia, Rimini compresa, dovrà fare la sua ordinanza per limitare il traffico”.
Quest’anno poi le restrizioni potrebbero essere ancora più pesanti rispetto all’anno passato, anche se Zanzini preferisce non sbilanciarsi. Di sicuro sarà riconfermato il blocco del giovedì, e le limitazioni dal lunedì al venerdì per i mezzi più vecchi e, dunque, inquinanti. E non è escluso che Rimini non sia più la sola località a imporre il blocco. Si attende la proposta della Provincia, che potrebbe pretendere un ‘sacrificio’ dai comuni limitrofi, come Riccione e Bellaria. Su Rimini, in ogni caso, “noi siamo disponibili a trattare con le associazioni di categoria, a patto che presentino proposte concrete”, continua Zanzini.
Proposte che non dovrebbero mancare da parte di Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato, decise a rivedere completamente le limitazioni al traffico. Ecco perché, prima di andare al confronto con il Comune, le quattro associazioni si riuniranno insieme martedì prossimo, per presentarsi poi a palazzo Garampi con una posizione unitaria, che sarà fortemente critica verso nuovi e più restrittivi provvedimenti. A marzo le proteste delle categorie furono parzialmente accolte dal sindaco, Alberto Ravaioli, che decise di anticipare di due settimane la fine del blocco del traffico del giovedì, ‘salvando’ così il periodo pasquale.
Ah le categorie. poverine…
frega un c…o a loro di quel che respirano i bambini per andare a scuola…
L’essenziale è che gli iper, raggiungibili dai mezzi ad idrocarburi gli fregano del denaro così.
Quindi la loro richiesta se ho capito bene è:
noi vogliamo più soldi, più incassi, anche se questo significa auto nel centro urbano sempre e comuque.
Magari sto facendo un po’ di confusione, ma ho veramente il sangue agli occhi.
E contemporanemente mi vengono in mente quelle bellissime biciclette d’epoca che mi hai consigliato di andare a vedere.
Quella dello straccivendolo, quella del lattaio, quella del macellaio. Il caldarrostaio, il cantastorie, il meccanico errante… Quella col tornio montato sopra!!!
quelle erano categorie di artigiani commercianti.
quelli di oggi sono solo pusillanimi che meritano il barile di petrolio a 300$
Dico la mia? Non servono a niente, se non a far incavolare le persone come me che si devono svegliare alle 6.30, portare a scuola i bambini qulasiasi sia il tempo in due scuole diverse (medie ed elementari quindi anche orari diversi), andare al lavoro che non sta sotto casa, uscire dall’ufficio per fare la spesa e trovarsi con delle le borse piene, correre a prendere i bambini da scuola, precipitarsi a casa per preparare il pranzo, alle 14.30 essere nuovamente sul posto di lavoro per timbrare il cartellino e alle 17.30 “finalmente” tornare a casa e stare con i figli.
Mi piacerebbe vedere il Sig. Zanzini al mio posto!! Probabilmente gia’ al secondo giorno, andrebbe a prendere il Sig. Rossini per un orecchio e gli farebbe cambiare la circolazione. In alternativa, vorrei che facesse le stesse cose, ma con la bicicletta (siamo o non siamo ambientalisti??). Ok, Ok, sono buona… mi va bene anche un mezzo pubblico, ma deve rispettare tutti gli orari senza sgarrare di un minuto.
Per chiarire, vorrei dire che io e i miei figli respirano aria inquinata grazie al traffico (dalle 500 ai suv, TUTTI COMPRESI!) che rimangono bloccati per ore nelle vie perche’ chi decide i sensi di marcia gira in bicicletta. E’ come far costruire un muro in mattoni ad un ingegnere.
Inoltre, “avete” spostato la fiera perche’ nel posto in cui era, paralizzava la citta’. Al suo posto, sorgera’…… cosa??? A parte il motore immobiliare (quello a rimini ci deve sempre essere, altrimenti che ambientalisti siete?) arrivera’ il nuovo palas!! Poi tra un po qulacuno dira’ ” ohh, ma guarda… il palas blocca la citta’… dove possiamo spostarlo?” E tutti gli altri “BRAVO BRAVO!! Hai ragione, nessuno di noi ci aveva pensato prima di farlo!!”
Intanto noi cittadini, oltre a combattere con i sensi unici, respireremo aria cattiva , non grazie a chi ha il suv (io non ce l’ho e neanche mi passa per la mente di comprarlo), ma grazie a chi non e’ capace di fare delle considerazioni elementari.
Per finire, Alessandro, vivi in un altra citta’ o in un altro pianeta?