dal Corriere di Rimini:
“C’entro in bici” mira a favorire la mobilità sostenibile per ridurre il traffico e l’inquinamento. L’amministrazione comunale metterà a disposizione dei cittadini una cinquantina di biciclette che verranno distribuite sul territorio in sei postazioni appositamente attrezzate.Chi arriverà in un parcheggio con l’auto, o scenderà dai mezzi pubblici e avrà bisogno di muoversi ulteriormente in centro, potrà prelevare una delle bici e utilizzarla per una giornata intera.In Italia e in Europa gli esempi di bike sharing sono numerosi. A Parigi un sistema iper-tecnologico consente di utilizzare bici elettriche noleggiandole a pagamento con una carta a microchip. A Rimini le bici saranno tradizionali e verrà fornita una più semplice chiavetta, ma il servizio sarà completamente gratuito. I mezzi saranno 48, subito riconoscibili, bianchi e rossi come il gonfalone comunale.«Basterà depositare una cauzione e compilare un modulo all’Urp per ritirare la chiave che permette di staccare la bicicletta dallo stallo – spiega l’assessore all’Ambiente di palazzo Garanpi Andrea Zanzini -. Un altro lucchetto consentirà di chiudere la bici nel caso la si debba lasciare parcheggiata per qualche minuto».La posizione degli stalli in città è stata disegnata pensando soprattutto ai residenti o ai pendolari che si devono recare in centro. «Ce ne saranno ad esempio uno alla stazione, uno in piazza Cavour, uno in piazzale Caduti di Cefalonia, uno in via Euterpe – continua Zanzini -. Al mare per ora no: si tratta di un servizio che vuole favorire i residenti nell’uso di mezzi alternativi all’auto e per sollecitare l’interscambio auto-bici». La spesa per la realizzazione dei primi stalli, le 48 bici, i ricambi e le chiavi è di circa 45mila euro. «Abbiamo già avuto l’ok per un ulteriore finanziamento ministeriale – conclude l’assessore -. Nei prossimi due anni intendiamo ampliare il servizio».
Egregio Aessessore,
Oggi, 25 giugno, le stazioni dell’Arpa hanno rilevato per il secondo giorno consecutivo valori superiori al consentito per quanto riguarda la concentrazione di ozono sia a Rimini sia in prvoncvia. E’ possibile che non se ne legga da nessuna parte? Che fra Asl, Assessorati all’ambiente, Assessorati all Salute, Arpa, nessuno dica niente in merito? L’ozono è un gas tossico che quando viene inalato può provocare disagi e anche severi danni all’organismo. Dipende, come sempre, dall’inquinamento provocato dai veicoli e segnatamente dagli effetti della radiazone solare sul biossido di azoto (anche questo molto tossico). L’altroieri, a Rivabellla, alle tre e mezza del pomeriggio, è morto un anziano signore mentre si trovava nel proprio giradino. “Morte nautrale”: ma qualsiasi medico competente in materia potrebbe certificare che al decesso non sia estraneo l’alto valore di ozono registrato. E’ possibile che i cittadini vengano tenuti all’oscuro del fatto che questi sono giorni, oltrechè di caldo, anche di inqunamento molto elevato per la presenza congiunta di biosssido di azoto e ozono? Che si parli solo genricamente di “caldo” e si taccia la spinosa e questione dell’inquinamento!? Io credo che quantomenooccorrerebbe la cittadinanza e chiedere di usare l’auto lo stretto necessario.
Grazie infinite per l’attenzione e
Coridlai Saluti
Antonella Cima