da Il resto del Carlino.it (di Manuel Spadazzi): Ora saranno gli stessi albergatori a proporre a palazzo Garampi un progetto per produrre energia con la forza del vento. Miracoli della bioedilizia che, grazie agli incentivi e ai risparmi reali che danno sulle bollette impianti come il fotovoltaico o il solare-termico, sta prendendo sempre più piede.
Rimini, 26 marzo 2008 – Il vento è decisamente cambiato. E non è solo un modo di dire. Già, chi non ricorda tutte le polemiche per i progettati (e mai realizzati) impianti di energia eolica nel Riminese… Bene: ora saranno gli stessi albergatori a proporre a palazzo Garampi un progetto, per produrre energia con la forza del vento. Miracoli della bioedilizia, che anche a Rimini, grazie agli incentivi (dallo Stato, dai Comuni), ma soprattutto ai risparmi reali che danno sulle bollette impianti come il fotovoltaico o il solare-termico, sta prendendo sempre più piede.
“I riminesi l’hanno capito – conferma l’assessore comunale alle Politiche ambientali di Rimini, Andrea Zanzini -Usare fonti di energia pulita e rinnovabile non è solo un segnale di attenzione all’ambiente: è diventato un business”. L’hanno capito gli albergatori, che in questi giorni hanno stretto un importante accordo con la banca e la Fondazione Carim: 4 milioni di euro di finanziamenti (a tasso agevolato) per installare nei loro hotel, da Bellaria a Cattolica, tanto pannelli fotovoltaici quanto impianti solari-termici. Impianti che saranno ammortizzati nel giro di 10 anni: dall’11esimo produrre energia farà addirittura guadagnare soldi!
A Riccione la ‘rivoluzione’ è partita già nel 2007, con incentivi ad hoc agli hotel per installare le nuove tecnologie. Ma molti comuni non si limitano a dare contributi, ma investono pure sugli edifici pubblici, per realizzare quelli nuovi o ristrutturare quelli esistenti «come bio comanda». E’ il caso di Santarcangelo, che sta costruendo il nuovo asilo nido al parco Spina con un impianto fotovoltaico, capace di provvedere all’intero fabbisogno energetico della struttura.
Ma anche Rimini andrà a realizzare 4 impianti fotovoltaici sui tetti di altrettante scuole comunali, mentre la fiera già da un anno e mezzo utilizza il fotovoltaico per produrre parte dell’energia di cui ha bisogno per il quartiere. “Il 2008 – prevede lo stesso Zanzini – sarà probabilmente l’anno dell’esplosione di queste tecnologie. Non a caso abbiamo abbiamo già quasi esaurito i 75mila euro di incentivi messi a disposizione per chi fa ricorso al solare-termico (nel 2007 gli euro a bilancio erano 50mila), e in questi giorni alcuni albergatori ci hanno proposto la realizzazione di impianti a energia eolica”.
La rivoluzione bio insomma è avviata: solo nel 2007 una settantina di abitazioni nel comune di Rimini hanno installato il solare-termico, per il 2008 saranno oltre un centinaio. Una rivoluzione, appunto, che dall’anno prossimo sarà non più lasciata alla buona volontà dei privati, ma obbligatoria. “Nell’ultima finanziaria – spiega Zanzini – è previsto che in tutte le nuove costruzioni e le ristrutturazioni debbano fare ricorso alle tecniche di bioedilizia. Ma noi faremo di più: entro il 2008, o al più tardi per l’inizio del 2009 andremo all’approvazione del nuovo regolamento edilizio, che impone per tutte le nuove costruzioni il riciclo dell’acqua piovana, l’adozione di fotovoltaico e solare-termico, e tutti gli altri accorgimenti per la bioedilizia. E andremo a snellire la burocrazia per l’installazione di questi sistemi”.
Dal 2007 inoltre palazzo Garampi prevede una detrazioni Ici per chi adotta impianti di energia pulita, e un aumento di cubature per i privati e le aziende che costruiscono seguendo i criteri di bioedilizia. Incentivi che hanno permesso a una palazzina di via Abruzzo, costruita di recente, di avere 100 metri in più di superficie utile, e un risparmio (al netto dei costi per l’adozione dei vari impianti ‘bio’) di 52mila euro.
“Senza contare – aggiunge Zanzini – i grandi risparmi sulle bollette di cui potranno usufruire i residenti della palazzina”. Il futuro insomma è negli edifici come bio comanda. Tanto che “perfino Ikea – rivela l’assessore – ha chiesto di poter adottare, nel nuovo stabilimento in costruzione a Rimini, un impianto geotermico per provvedere al riscaldamento della struttura”. Quelli dell’Ikea lo sanno bene: il ‘bio’ è un business.
di Manuel Spadazzi
per approfondimenti sul solare termico vi segnalo http://www.bcp-energia.it/tecnologie/Solare_termico.php