Palazzo Garampi da anni chiede di non essere lasciato solo nella lotta all’inquinamento, ma tutti hanno sempre fatto finta di niente come se solo l’aria riminese avesse bisogno di una boccata di ossigeno e al di là dei confini amministrativi iniziassero le Dolomiti. Allora. Ieri durante la Conferenza dei sindaci l’assessore all’ambiente Andrea Zanzini ha puntato il dito contro Riccione. Papale papale: il sindaco Daniele Imola deve firmare un’ordinanza simile a quella di Rimini. Qual è stata la reazione? Entusiasmo vicino alla zero. Nando Fabbri allora ha chiesto più spirito di gruppo suggerendo – alle realtà al di sopra dei 10mila abitanti – una sperimentazione “più larga” della limitazione. Dato che sono già previste restrizioni più consistenti quando avverranno gli sforamenti delle polveri sottili, Fabbri ha consigliato di «suddividere tra tutti i disagi, creando isole di interdizione del traffico in alcuni giorni, per capire se la misura è adeguata al contenimento dei fumi». Si è discusso anche dell’utilizzo sempre maggiore di fototermico e fotovoltaico. L’assessore Zanzini ha anticipato due progetti: uno sul geotermico e l’altro sul bike sharing (ne parliamo a parte).
da corriereromagna.it