Caro Sindaco,
in questi anni ho interpretato il ruolo di Assessore all’Ambiente da Lei affidatomi, con l’entusiasmo di chi voleva concentrarsi esclusivamente sul raggiungimento dei migliori risultati in campo ambientale per la mia città.
Per farlo c’è stata la necessità di studiare, approfondire, capire i meccanismi della burocrazia, aggiudicarsi quei finanziamenti utili a realizzare le idee, dedicandomi a tempo pieno all’attività amministrativa.
Ho seguito un percorso autonomo di servizio all’amministrazione pubblica, convinto che ci fosse così tanto da fare che sarebbe stato sufficiente impegnarsi a fondo, dialogando con chiunque fosse sensibile, in un partito o nell’altro, a lavorare insieme sulla qualità ambientale prossima e futura di Rimini.
Per questo sono felice in questi anni di essermi confrontato con tante persone, con tante associazioni, istituzioni e con tutti i rappresentanti politici a prescindere dalla loro appartenenza partitica, in questo modo ho cercato di far maturare un impegno bipartisan sul futuro ambientale di questa città che sento rimarrà come una eredità utile anche per il futuro cosi come sta accadendo con il Piano Strategico.
Ma questo percorso autonomo, oggi paradossalmente, sembra essere la ragione della mia cacciata.
Infatti pur essendo indipendente, pur non essendo stato nemmeno informato della posizione politica che i consiglieri di Sel avrebbero preso in aula, mi ritrovo a subire le conseguenze di scelte che hanno a che fare con gli ‘assetti strategici’ in vista delle prossime elezioni e che spesso non riescono a restituire alla gente il senso compiuto dei problemi e dei progetti di sviluppo per la nostra città.
Caro Sindaco, sai che non mi ci sono mai identificato in questo tipo di dinamiche, in una attività amministrativa fatta di ‘strategie elettorali’ costruite dai gruppi dirigenti, senza rispettare l’impegno ed il lavoro svolto di tutti.
Tanto c’è e ci sarà ancora da fare, anche se alcuni dei risultati ottenuti mi onorano di aver compiuto questa esperienza.
Penso al balzo in avanti della raccolta differenziata e del fotovoltaico in città, al successo del bike-sharing e degli incentivi per le trasformazioni delle auto e per la bioedilizia, al miglioramento della qualità dell’aria più che in altre città della Regione.
Penso ai 3 milioni di euro arrivati nella casse del Comune per la realizzazione di impianti per il risparmio energetico, la riduzione delle emissioni, la mobilità lenta e l’educazione ambientale assegnatici da UnioneEuropea, Ministero dell’Ambiente, Regione e Provincia.
Penso anche ai progetti più importanti, per i quali è stato necessario lavorare 4 anni e che arriveranno a compimento in questi ultimi mesi di legislatura: la realizzazione del nuovo parco pubblico di S.Giustina, la valorizzazione naturalistica dei laghi di cava lungo il Marecchia, la costituzione dell’Agenzia per l’Energia, straordinario volano per la riduzione dei consumi energetici del territorio e per il rilancio economico in senso sostenibile del nostro distretto produttivo.
Per questi obiettivi ancora da concludersi compiutamente non mi sento assolutamente di aver tradito il mio mandato, né gli obiettivi che insieme alla maggioranza abbiamo sottoscritto insieme all’atto della nomina in Giunta, anzi, l’idea di non poterli portare a compimento è l’unica seria amarezza che mi resta di tutta questa vicenda.
So che altre scelte importanti dovranno compiersi nel prossimo futuro con un forte senso di responsabilità che dovrà caratterizzare questa maggioranza; dallo sviluppo della mobilità lenta e della qualità urbana della città, la ‘solarizzazione’ di tutti gli edifici comunali, la riorganizzazione del sistema fognario, lo sviluppo e riqualificazione dei contenitori culturali ed artistici, tema al quale tengo molto; spero tanto questa maggioranza sappia concretizzarli.
Per questo, paradossalmente, sono io che voglio rinnovare in questa occasione, la fiducia al mio Sindaco, perché ha sempre compreso quale è stata la qualità e la finalità del mio impegno al di fuori delle rappresentanze partitiche ed all’interno della Giunta, sono certo che, in un caso o nell’altro, anche riguardo il mio piccolo contributo amministrativo, farà la scelta più giusta per la città.
Caro Andrea, so che hai sempre lavorato onestamente e che hai a cuore le sorti dell’ambiente in cui viviamo; che sono poi strettamente collegate alla salute di tutti i cittadini ma, da riminese, non riesco a capire come tu possa pensare che il nostro sindaco faccia la scelta più giusta per la città, almeno dal punto di vista della qualità ambientale. E’ sotto agli occhi di tutti lo sfacelo che ha caratterizzato Rimini negli ultimi dieci anni. Ambiente, viabilità, rifiuti, malavita, turismo, spiaggia. Assistiamo da anni a colate enormi di cemento ovunque, dopo una certa ora non si può più girare per strada da soli, il porta a porta per la raccolta dei rifiuti è sparito nel nulla e se ti azzardi a montare un impianto fotovoltaico ti intimano di demolirlo senza neppure conoscere le leggi che regolano tali strutture. Non per polemizzare, credimi, ma a Rimini, in bicicletta ci siamo sempre andati solo che adesso non trovi più da parcheggiare nemmeno con quella. La bioedilizia? Sì, forse ma è ben poca cosa di fronte all’emergenza che viviamo e sai cosa mi fa rabbrividdire? che il nostro sindaco è prima di tutto un medico e come tale dovrebbe mettere la salute dei cittadini al primo posto, invece qua si fanno solo gli interessi dei gruppi industriali economicamente più forti. Incenerimento rifiuti, automobili, mare inquinatissimo, sprechi di ogni tipo e cemento a go go. grazie signor sindaco.
Quando parla Zanzini di “un balzo in avanti della raccolta differenziata e del fotovoltaico”, non posso fare a meno di un sorriso. Il balzo avvenuto era tale a Rimini.
In altre città (senza voler parlare dell’estero) è normalità. Questo è il merito di Zanzini di aver portato un “barlume” di senso civico ed ecologico in questa città!
Tutto quello che è stato fatto e che si sta facendo è ciò che il cittadino “elettore” si aspetta dalla classe dirigente. Purtroppo le promesse “rose e fiori”finiscono sempre ad essere “immolate” subito dopo le elezione senza rispettare l’impegno ed il lavoro, cosa che dovrebbe essere un sacrosanto dovere di ogni amministratore.
Nonostante la mia provenienza (tedesca) posso esercitare il mio diritto al vuoto nelle amministrative e guarderò bene a chi dare il mio piccolo voto
mi sia permesso un’aggiunta al commento di prima:
MI SEMBRA DI ESSERE L’UNICO INTERESSATO A QUESTA TRISTE FACENDA !!
che pena la presenza del POPOLO SOVRANO !!
Non conosco la vicenda specifica che ha portato a questa situazione. Per questo posso solo lasciare la mia testimonianza di stima e fiducia per l’impegno e l’azione di Andrea Zanzini in questa legislatura. Spero che i “giochi” dei partiti seguano la prima regola di ogni gioco: il rispetto della persona, delle sue idee e delle sue posizioni, maturate in modo democratico e responsabile.
Ciao Andrea,
anche se in ritardo (colpevole), voglio esprimerti la mia stima e solidarietà per un “licenziamento” immeritato. A mio parere hai fatto un buon lavoro e , soprattutto , hai dimostrato che con pazienza e perseveranza si possono ottenere ottimi risultati anche quando una amministrazione (e buona parte della città) mettono le Politiche Ambientali in fondo all’agenda delle priorità.
Mi auguro che il tuo controbuto possa presto tornare utile alla Città.
Cioa, Andrea Tonini